7 aprile 2009

La prima notte

L’orologio lampeggiava le due di notte. Lei era sdraiata sulla parte sinistra del letto, coperta solo dal lenzuolo. Appoggiata sul braccio, in bilico, lo guardava. Lui supino con gli occhi chiusi sentì addosso lo sguardo di lei e sorrise.
“Che c’è?” le chiese.
“Niente”
“Perché non dormi?”
“E come potrei?”
Poi con un gesto veloce e improvviso aveva spinto il lenzuolo ai piedi del letto e aveva messo la mano sul petto di lui.

La luce di una luna bianca e immensa si faceva strada tra le tende e la penombra giocava con la stanza. Si rifletteva sull’armadio e sui poster e sui libri. E su di loro. Lei non riusciva a vederlo bene e trovava la cosa eccitante. La mano lasciò il petto e si mosse in esplorazione.
“Ancora?” chiese lui stupito.
“No. Mi piace guardarti. E toccarti”
Era una notte che non doveva mai avere fine. Era la prima in cui dividevano le ore, stretti in un abbraccio solo. La casa deserta e la giornata vissuta una negli occhi dell’altro.
Lei era arrivata a metà mattina con il sole alle spalle e un sorriso disarmante sul viso. Lui si era arreso e l’aveva fatta entrare in casa e nel suo cuore.
Si erano amati senza fretta in ogni angolo. Avevano benedetto il divano per finire ansimanti sul tappeto. Avevano riempito la vasca di acqua calda e petali di rosa per accorgersi tardi che era troppo piccola e troppo piena per loro. Avevano apparecchiato, ma quando la pasta era pronta per essere scolata si erano ritrovati ancora digiuni d’amore a scambiarsi carezze tenere in camera.
E il giorno era finito presto in sera e poi era arrivata la notte. Si erano intrufolati sotto le lenzuola stropicciate, lei si era fatta piccola e lui l’aveva accolta tra le braccia. Il sonno si era fatto strada a forza e lei resisteva a fatica con la testa sul petto di lui.
“E’ un peccato sprecare una notte così dormendo” gli aveva sussurrato.
Si erano rialzati per uno spuntino notturno. Lei, seduta sul tavolo freddo con una maglietta di lui, era bella da morire con i capelli raccolti e lo sguardo perso. Lui in piedi, tra le sue gambe, pescava biscotti dal sacchetto, li lasciava scivolare nel barattolo della Nutella per poi accompagnarli verso di lei.
Si erano baciati piano e lui aveva seguito il profilo del suo corpo con il dorso della mano prima di sfilarle la maglietta e prenderla in braccio in direzione del letto.
Avevano lottato contro la stanchezza con altri baci e carezze.
Alla fine il buio s’era schiarito piano e l’alba li aveva sorpresi ancora svegli e nudi.
Il sonno si era arreso in fretta e in silenzio era andato in cerca di due ragazzi meno malati d’amore.

8 commenti:

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Io amo dormire con il pareo passato accuratamente a pelle tra le gambe per coprire le parti intime tirato e annodato in maniera molto stretta dietro al collo. I capelli bem pettinati, raccolti, tirati indietro e racchiusi in un'elegante cuffia bianca traforata ricamata in pizzo. Indossando una candida camicia da notte lunga fino ai piedi, accollata e con la fetuccia ben serrata in vita. Le braccia conserte legate da un foulard in puro chiffon con le mani infilate nelle ampie maniche della camicia da notte.

Anonimo ha detto...

Brava! Io addirittura, prima di fare essattamente quello che fai tu, mi ovatto mettendo dei battuffoli di cotone nelle orecchie; poi c'è sempre qualche persona complice che mi fascia le braccia conserte e mi benda gli occhi con una fascia nera elastica per capelli.

Anonimo ha detto...

...Ebbene sì! Cerchiamo persone capaci, nella notte, di legare e rendere iindifeso il nostro corpo per provare sensazioni eccitanti anche con la mente.

Fatevi avanti!

Anonimo ha detto...

Io so di bambine bellissime (4-10 anni), con i capelli lunghi ed un mite carattere che tutte le sere vengono indotte a farsi belle prima di andare a dormire, con questi tipi di riti di capelli reccisi e/o raccolti poi velati e di vestizione notturna da pseudo-suorine

Anonimo ha detto...

...Addirittura, alcune di loro, vengno bendate ed indotte ad ingoiare ciocche di capelli miste (a loro reccccise) arrotolate su se stesse con oseguenze anche fatali per le bimbe.

Anonimo ha detto...

...Il tutto avviene in un'atmosfera molto mistica conj musiche orientali e banbine serene e felici di parrlarsi, accarezzarsi e baciarsi intimamente tra di loro in libertà e senza falsi tudori avvolgendosi con foulard veli e parei.









Anonimo ha detto...

Il loro gioco preferito è quello di distendersi nude su enormi foulards e con l'aiuto di altre bambine,farsi avvolgere completamente per poi essere dolcemente abbracciata, accarezzata e baciata per alcuni minuti. Dopo aver, quasi sempre, liberato la bimba; il gioco e l'emozione ricomincia con un'altra piccola!

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