2 giugno 2017

Tu chiamale, se vuoi, coincidenze



Sapevo che scrivendo di un artista immortale come Modigliani, di una città altrettanto immortale come Venezia, sarebbe stato facile trovare qua e là notizie legate involontariamente al romanzo. Ma non pensavo così in fretta e così mirate. Quasi una pubblicità gratuita.

Qualche giorno fa, in occasione di una mostra a Genova, nella splendida cornice di Palazzo Ducale, il massimo esperto di Modigliani, curatore e collezionista delle opere dell'artista livornese, ha sollevato alcune perplessità sull'originalità di alcuni dipinti presenti nel catalogo. Alcuni. No, molti. Tredici, secondo lui, Carlo Pepi. Qui un articolo preso dal sito di Repubblica.
E il protagonista de Il Modigliani perduto, Giacomo Maran, non è altro che un ex falsario, il migliore di Venezia e specializzato proprio in opere di Amedeo Modigliani. 

Venezia, già. E allora veniamo alla seconda coincidenza. Oggi, tra i suggerimenti su come trascorrere il lungo weekend, il Corriere della Sera suggerisce una scappata a Venezia al museo Guggenheim, dove è esposta una tela di Modigliani, Ragazza con il bavero alla marinara, tornata ai colori originali dopo un lungo lavoro di restauro. Anche stavolta lascio qui l'articolo.
E proprio al Guggenheim inizia l'avventura di Maran e la caccia al Modigliani perduto.




Tu chiamale, se vuoi, coincidenze...


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