21 ottobre 2013

Intervista su mondorosashokking

Grazie a Sabrina Minetti, amica e collega scrittrice nei "Delitti d'acqua dolce" e "Giallolago" per l'intervista apparsa sul sito Mondo rosa shokking. Ecco un breve assaggio:

Il tuo nuovo romanzo è fresco di stampa. Protagonista seriale o nuovi personaggi?
Seriale, seriale. Ma non è un serial killer. E' un commissario veneto, Andrea Scalabrin, nato e cresciuto in un paese sui monti Lessini sopra a Verona, trasferito però da anni in un paese di lago, Samagno. Nome inventato, ma riconoscibile in tutti i paesi di lago, sia esso il Maggiore, quello di Varese, quello di Iseo. Il commissario ha un carattere scorbutico, è un solitario, odia i luoghi affollati e la confusione. Ha una squadra con la quale ha un rapporto d'amore e odio. C'è il vice commissario Mutti che è nipote del questore ed è uno svogliato e lavativo; c'è l'ispettore Patuzzi che di contro altare è ligio al dovere e stakanovista. Altri personaggi minori ma degni di nota: il medico legale Guerini, e le due donne del commissario: la compagna Chiara e Caterina Sala. la giornalista innamorata di lui, ma senza speranze.


Il titolo: Una via d'uscita. Per fuggire da cosa o da chi?
Potrei dire da entrambe le cose. Anche per Tutti colpevoli, la prima indagine di Scalabrin, avevo usato come titolo una frase detta da un personaggio che secondo me calzava alla perfezione. Mi sono ripetuto, però non posso dire molto di più per non svelare troppo.
 
 
Cliccate qui per leggere tutta l'intervista.
 
 

2 commenti:

Tenar ha detto...

Bella intervista! Fa proprio venire voglia di leggere il romanzo!

Sergio Cova ha detto...

Grazie!

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